Con il termine "bushido" che vuol dire "via del guerriero" (bushi= guerriero do= via), si intende un codice comportamentale che i samurai di dettero per disciplinare la loro casta.
Questo codice venne messo per inscritto da Tsuramoto Tashiro che raccolse le regole del monaco-samurai Yamamoto Tsunemoto (1659-1719) nel famoso testo Hagakure che significa "all'ombra delle foglie".
Nel bushido si trovavano elementi zenisti e scintoisti. La formazione del samurai ideale fu il risultato di varie componenti, religiose, filosofiche, sociali, che interagirono determinandone le regole da seguire.
Sarà proprio il buddismo zen a rendere lo spirito del samurai forte come la sua spada.
Il samurai doveva dimostrare impassibilità e autocontrollo in tutte le circostante e per questo si allenava per anni. Grazie allo zen il samurai imparava ad avere padronanza assoluta di se stesso in qualsiasi situazione; lo zen insegnava molte altre cose al samurai, come la magnanimità verso i deboli, i vinti, scrivere poesie o semplicemente ritirarsi a bere del tè (cha).
Il samurai doveva possedere:
Gi: Onestà e Giustizia, Yu: Eroico Coraggio, Jin: Compassione, Rei: Gentile Cortesia, Makoto o Shin: Completa Sincerità, Meiyo: Onore, Chugi: Dovere e Lealtà.
Dall' Hagakure:
"Un soldato dovrebbe seguire internamente la via della carità ed esternamente quella del coraggio; quindi il monaco impari dal soldato il coraggio e il soldato impari dal monaco la carità".
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