lunedì 13 ottobre 2008

Bushido

Bushido
Con il termine "bushido" che vuol dire "via del guerriero" (bushi= guerriero do= via), si intende un codice comportamentale che i samurai di dettero per disciplinare la loro casta.

Questo codice venne messo per inscritto da Tsuramoto Tashiro che raccolse le regole del monaco-samurai Yamamoto Tsunemoto (1659-1719) nel famoso testo Hagakure che significa "all'ombra delle foglie".

Nel bushido si trovavano elementi  zenisti e scintoisti. La formazione del samurai ideale fu il risultato di varie componenti, religiose, filosofiche, sociali, che interagirono determinandone le regole da seguire.

Sarà proprio il buddismo zen a rendere lo spirito del samurai forte come la sua spada. 
Il samurai doveva dimostrare impassibilità e autocontrollo in tutte le circostante e per questo si allenava per anni. Grazie allo zen il samurai imparava ad avere padronanza assoluta di se stesso in qualsiasi situazione; lo zen insegnava molte altre cose al samurai, come la magnanimità verso i deboli, i vinti, scrivere poesie o semplicemente ritirarsi a bere del tè (cha).

Il samurai doveva possedere:
Gi: Onestà e Giustizia, Yu: Eroico Coraggio, Jin: Compassione, Rei: Gentile Cortesia, Makoto o Shin: Completa Sincerità, Meiyo: Onore, Chugi: Dovere e Lealtà.

Dall' Hagakure:
"Un soldato dovrebbe seguire internamente la via della carità ed esternamente quella del coraggio; quindi il monaco impari dal soldato il coraggio e il soldato impari dal monaco la carità".

martedì 7 ottobre 2008

Miyamoto Musashi

Miyamoto Musashi wiki

Musashi Miyamoto (Miyamoto, 1584 – 19 maggio 1645) è stato un militare e scrittore giapponese, ufficialmente riconosciuto come il più grande spadaccino giapponese della sua epoca, vinse più di 60 duelli, molti dei quali usando un bokken contro armi reali.

Nato nel villaggio Miyamoto nella provincia di Harima, fu istruito all'uso delle armi dal padre Munisai, che era uno spadaccino riconosciuto dallo shogun, mentre al suo sviluppo spirituale contribuì anche il monaco zen Takuan Soho amico di Yagyu Munemori, famoso maestro di spada. A soli 13 anni ebbe il suo primo duello mortale.
A 16 anni partecipò e si batté nella Battaglia di Sekigahara (1600) per la fazione sconfitta, quella dei daimyō dell'ovest. Sopravvissuto al massacro, Musashi cominciò un vagabondaggio per il Giappone alla ricerca di avventure e di affermazione personale.

Vagò fino ai 29 anni, battendosi per sessanta volte ottenendo sempre la vittoria, anche quando si trovò a combattere contro più avversari contemporaneamente o contro maestri di arti marziali, come i samurai della famiglia Yoshioka, famosi per la loro scuola di spada a Kyōto.

Oltre a combattere dipingeva in modo superbo e scriveva poesie. Trascorse quasi tutta la sua vita in ritiro ascetico sulle montagne giapponesi. Il suo Libro dei cinque anelli è stato, per secoli, il principale manuale di strategia di combattimento con la spada giapponese e, recentemente, sta diventando molto noto anche in Europa ed in America. Anche se i meriti artistici di Musashi erano grandi, era tuttavia un uomo terribilmente crudele ed egoista, con un'ossessione della morte che lo portò ad uccidere in modo sfrenato.

giovedì 2 ottobre 2008

KATANA WAKIZASHIS & TANTOS


KATANA Wiki

La katana è la spada lunga giapponese. Anche se molti giapponesi usano questa parola per indicare genericamente una spada, il termine Katana (o più precisamente uchigatana) si riferisce ad una specifica spada a lama curva e a taglio singolo usata dai samurai.

La produzione di spade in ferro inizia in Giappone alla fine del IV secolo. Le katana cominciano ad apparire intorno alla metà del periodo Muromachi (1392-1573). Nel successivo periodo Momoyama (1573-1614) si realizza un grande sviluppo sia tecnologico che estetico. Con l'epoca Tokugawa (1603-1868) le lame di lunghezza superiore ai 2 shaku (60,6 cm) furono riservate ai samurai e vietate a tutti gli altri cittadini. Dopo la restaurazione imperiale del periodo Meiji (1868-1912), con l'editto Haitorei del 1876, venne dichiarata estinta la casta dei samurai e quindi il portare in pubblico il Daisho, loro simbolo sociale.

Wakizashi Wiki

Il wakizashi è una corta spada tradizionale giapponese che i samurai tenevano sempre con sé. Veniva utilizzata durante la cerimonia del Seppuku.

La sua lama è lunga dai 30 ai 60 centimetri. La wakizashi era solitamente portata dai samurai insieme alla katana. Quando indossate insieme la coppia di spade era detta daisho, che si può tradurre come "grande e piccola"; dai ("grande") per la katana e sho ("piccola") per la wakizashi. Mentre il samurai poteva (a volte) abbandonare la sua katana, per esempio in caso di visite ufficiali, egli non si separava mai dal wakizashi, che veniva chiamato "il guardiano dell'onore".

La coppia di spade veniva portata dal samurai infilandole nella cintura: la katana al fianco sinistro, ed il wakizashi davanti al ventre (hara) (sede dello spirito dell'uomo per i Giapponesi). Da qui il concetto di guardiano dell'onore, che spiega anche perché i samurai si tagliassero il ventre (seppuku o più volgarmente harakiri) per suicidarsi.

Tanto Wiki

Il tantō è un pugnale giapponese lungo fino a 30 cm (di sola lama). In battaglia era tenuto dietro la schiena, per comodità, in quanto l'estrazione della katana e del wakizashi doveva essere fluida e senza intoppi.

I tantō erano spesso simboli di potere e finemente decorati con lacche dorate (makie) e gioielli, venivano utilizzati dai Daimyo sul loro trono o dalle mogli dei samurai come distintivo di casta e per la difesa personale.